Cresce su Google la curiosità per il Bitcoin

Anche su Google cresce la curiosità intorno al Bitcoin. Un atteggiamento incoraggiato con ogni probabilità dall’avvicinarsi del 13 maggio, quando la regina delle criptovalute darà luogo al previsto halving, ovvero il dimezzamento delle ricompense spettanti ai miners, che passeranno da 12,5 a 6,25 BTC per ogni blocco risolto.
Un evento di cui si parla ormai da mesi e che ha reso sempre più popolare la moneta virtuale attribuita a Satoshi Nakamoto

Bitcoin

I dati di Google Trends

Ad attestare la crescita di interesse per il Bitcoin è proprio Google Trends, secondo il quale ormai da un paio di settimane il volume delle ricerche su Google in tutto il mondo è tornato ai livelli di metà maggio 2019, ovvero quando BTC iniziò il rally che lo portò in estate a sfiorare quota 13mila dollari prima di iniziare un deciso ritracciamento.

Non solo l’halving

Va comunque sottolineato che se l’halving sta calamitando l’attenzione degli internauti, il Bitcoin si sta avvalendo anche della situazione economica e finanziaria provocata dal diffondersi del coronavirus.
La pandemia, infatti, ha provocato un vero e proprio choc sui mercati, di cui è stata ampia testimonianza il crollo del prezzo del petrolio. Uno choc di cui si sta avvantaggiando proprio BTC, che è ormai visto da molti alla stregua di un asset alternativo da guardare con estrema attenzione.

Un interesse destinato a lievitare nei prossimi giorni

L’incombere dell’halving, comunque, dovrebbe far ulteriormente aumentare la curiosità intorno alla criptovaluta più famosa nei giorni che ci separano dal 13 maggio, data prevista per il conseguimento del blocco numero 630mila.
Una curiosità della quale, peraltro, si sta avvantaggiando tutto il settore. Sempre Google Trends, infatti, segnala la crescita di ricerche inerenti alcune delle monete digitali che si propongono di sostituire il Bitcoin nel cuore dei criptofans.

Anche Ethereum e Ripple vedono aumentare la curiosità attorno ad esse

Il riferimento è in particolare a Ethereum e Ripple. Se il primo token ha raggiunto negli ultimi giorni picchi più elevati in quanto a numero di ricerche effettuate, va però sottolineato che XRP, a sua volta, ne ha collezionate di più, ma in maniera più costante. Un interesse, quello per Ripple, dovuto ad una serie di modifiche di non poco conto, tese a conferirgli un maggior livello di privacy.
Resta ora naturalmente da capire se questa crescita di interesse intorno al mondo degli asset digitali si tradurrà in un loro maggior utilizzo nella vita di ogni giorno. Ove questo accadesse, si avvicinerebbe anche la tanto sospirata adozione di massa delle criptovalute.