Lo smart-working è diventato un tema sempre più importante negli ultimi anni, in particolare dopo l’esplosione della pandemia da Covid-19. Il lavoro a distanza ha rappresentato una grande opportunità per molti lavoratori, ma ha anche portato a diverse questioni e sfide. In questo articolo, ci concentreremo sui pro e contro dell’utilizzo dello smart-working per l’ambiente.
Pro del lavoro a distanza per l’ambiente
Riduzione delle emissioni di gas serra
Il lavoro a distanza ha la capacità di ridurre le emissioni di gas serra. Gli spostamenti in auto o in altri mezzi di trasporto per raggiungere il posto di lavoro possono essere eliminati o ridotti, il che comporta una significativa riduzione delle emissioni di CO2 e altre sostanze nocive nell’atmosfera. Secondo uno studio dell’Università di Stanford, il lavoro a distanza può ridurre le emissioni di gas serra fino al 50%.
Risparmio di energia elettrica
In un ufficio tradizionale, molta energia viene utilizzata per mantenere l’illuminazione, il riscaldamento e la climatizzazione dell’edificio. Con lo smart-working, gran parte di queste esigenze energetiche possono essere ridotte o eliminate. Ciò significa una riduzione dell’utilizzo di energia elettrica e una minore dipendenza dalle fonti di energia non rinnovabili.
Minore inquinamento acustico
Con meno persone che lavorano in un ufficio tradizionale, si può ridurre il rumore e l’inquinamento acustico. Ciò è particolarmente importante in città densamente popolate, dove i rumori del traffico possono avere un impatto negativo sulla salute e sulla qualità della vita delle persone.
Contro del lavoro a distanza per l’ambiente
Aumento del consumo di energia domestica
Mentre il lavoro a distanza può ridurre l’uso dell’energia in un ufficio tradizionale, può aumentare il consumo di energia nelle case dei lavoratori. In particolare, l’utilizzo di dispositivi elettronici come computer, telefoni e tablet può aumentare il consumo di energia elettrica. Inoltre, se i lavoratori non adottano pratiche energetiche sostenibili nelle loro case, l’impatto ambientale complessivo potrebbe essere negativo.
Maggiore utilizzo della connettività Internet
Per lavorare a distanza, i lavoratori dipendono fortemente dalla connettività Internet. Ciò significa che devono utilizzare dispositivi che richiedono una connessione costante, come computer, telefoni e tablet. L’aumento dell’utilizzo della connettività Internet può portare a un aumento del consumo di energia elettrica e alla necessità di nuove infrastrutture e tecnologie che possono avere un impatto negativo sull’ambiente.
Maggiore uso di materiali di consumo
Il lavoro a distanza può comportare un maggiore utilizzo di materiali di consumo come carta, inchiostro per stampanti e altri prodotti simili. Anche se molte attività possono essere svolte digitalmente, alcune richiedono ancora l’utilizzo di materiali di consumo. Questi materiali possono essere dannosi per l’ambiente se non vengono smaltiti correttamente o riciclati.
Conclusioni: conviene lavorare in Smart-working per l’ambiente?
In sintesi, lo smart-working ha i suoi pro e contro per l’ambiente. Se da un lato può ridurre le emissioni di gas serra, il consumo di energia elettrica e l’inquinamento acustico, dall’altro può aumentare il consumo di energia domestica, l’utilizzo della connettività Internet e il consumo di materiali di consumo.
Tuttavia, con l’adozione di pratiche sostenibili, come l’utilizzo di energia rinnovabile, il riciclaggio dei materiali di consumo e la riduzione del consumo di energia domestica, lo smart-working può diventare un’opzione più sostenibile per il lavoro e per l’ambiente.
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