Justin Sun ha perso 8 milioni di dollari sulle azioni GameStop

Tra le vittime illustri dell’altalena generata dal pump and dump di WallStreetBets sulle azioni di GameStop, va sicuramente annoverato Justin Sun.

Il fondatore di Tron, infatti, aveva deciso di investire 10 milioni di dollari sull’azienda attaccata allo scoperto dagli hedge fund.

Un acquisto avvenuto però nella fase finale dell’azione dei redditors e il quale non si è rivelato fortunato, se si pensa che attualmente quel quantitativo di azioni vale appena due milioni di dollari.

Justin Sun non ha intenzione di vendere le sue azioni di GameStop

Nonostante l’esito catastrofico dell’operazione, Justin Sun non ha però alcuna intenzione di dismettere il suo investimento.

Spiegando il suo orientamento con la volontà di supportare comunque, e fino in fondo, una iniziativa che secondo lui ha un alto valore simbolico.

Lo ha affermato nel corso di una intervista concessa a Bloomberg, in cui ha chiarito che anche se dovesse perdere soldi sul titolo GME lo farebbe ben volentieri.

Individuando in quello che è accaduto intorno all’azienda di giochi elettronici un vero e proprio mutamento di paradigma.

Cosa è accaduto

E’ stato proprio il fondatore di Tron a rivelare l’entità del suo investimento durante l’intervista, affermando di aver anche acquistato azioni di AMC per oltre un milione di dollari.

Una decisione presa proprio nel bel mezzo del pump and dump di WallStreetBets e seguita subito dopo dal crollo del titolo di entrambi i titoli.

Naturalmente la sua speranza è che in futuro si riprendano, dichiarandosi comunque disposto a pagarne lo scotto, proprio in considerazione del significato epocale di quanto accaduto.

Dimostrato del resto dalle polemiche che continuano ad agitare l’opinione pubblica, rimasta scioccata dal comportamento di alcuni degli attori di una vicenda destinata in effetti a fungere da vero e proprio spartiacque.

L’elogio a Elon Musk e i piani futuri di Justin Sun

Altra parte estremamente interessante della sua intervista a Bloomberg è poi quella relativa a Elon Musk.

Il CEO di Tesla, attualmente molto discusso per i suoi tweet a sostegno di Bitcoin e Dogecoin, è infatti stato da lui definito il più autorevole rappresentante della cultura dei meme.

Una cultura che lo stesso Sun sembra assolutamente intenzionato a sfruttare, in particolare assumendo star con il preciso intento di promuovere Tron alla stregua di moneta meme-friendly.

Infine, ha affrontato il discorso relativo a Clubhouse, il social incentrato sugli audio anch’esso utilizzato da Musk negli ultimi tempi.

Sul quale ha rivelato una succosa anteprima, affermando di essere al lavoro per cercare di costruirne una versione locale per la Cina. Ove il social è attualmente inaccessibile e probabilmente sul punto di essere bandito ufficialmente.

Resta da capire se la sua decisione sarà accettata di buon grado dal governo cinese, il quale in più occasioni ha fatto capire di non gradire comportamenti disinvolti da parte del mondo economico.

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