Il creatore di Cardano, Charles Hoskinson, nel corso di una recente sessione Ask Me Anithing su YoyTube, ha dato luogo ad una serie di dichiarazioni di grande interesse e dal tono squisitamente politico.
Affermando in particolare che gli asset digitali sono un vero e proprio manifesto politico, puntando a sostituirsi alle strutture monetarie tradizionali.
L’appello di Hoskinson alla comunità dei criptofans
In linea con le sue parole è da intendere l’appello lanciato da Hoskinson alla comunità dei criptofans.
Con il quale ha invitato gli stessi ad opporsi con decisione a qualsiasi tentativo dei governi di contrastare principi base della crittografia.
A partire dalla tendenza ad una privacy sempre più diffusa che sta caratterizzando più di un progetto.
Un vero e proprio manifesto politico
Il creatore di Cardano non può certo essere accusato di mancanza di chiarezza.
Almeno a giudicare dalle seguenti parole: “Le crypto sono assolutamente politiche. Reinventeremo il concetto di denaro, lo toglieremo dalle mani dei governi e lo controlleremo da soli.”
Una posizione che sembra la risposta sinora più decisa arrivata dal settore di fronte ai tentativi sempre più evidenti da parte dei governi di controllare il fenomeno.
E che secondo Hoskinson non può che andare verso una decentralizzazione sempre più larga, tale da impedire a poche persone di controllare i soldi dei cittadini sino a poterli congelare in qualsiasi momento.
O, addirittura prelevarli in maniera forzosa, come è successo più di una volta nel passato.
Shelley una risposta di tipo politico?
Il discorso di Hoskinson, effettivamente molto interessante, deve essere letto anche alla luce del recente lavoro che il gruppo di lavoro raccolto intorno a Cardano ha portato avanti.
Un lavoro culminato nell’annuncio relativo a Shelley, il nuovo protocollo che sarà lanciato il prossimo 7 luglio.
Con il suo avvento si può dire che inizi una nuova fase per il progetto, avviato verso una decentralizzazione sempre più pronunciata.
Proprio il principio della decentralizzazione può essere considerato il vero e proprio cuore delle criptovalute e la spiegazione del diffuso malumore che sin dal loro avvento il settore della finanza tradizionale ha riservato al fenomeno.
Un malumore di cui si è fatta interprete proprio la politica, ponendo una serie di paletti nell’illusione di sgonfiare gli asset digitali o, perlomeno, di arginarli.
Da parte degli ambienti crittografici, la risposta è stata però sempre più decisa, con il varo di una serie di aggiornamenti ai software esistenti tali da andare in maniera sempre più decisa verso la privacy.
Dando vita allo scontro di carattere politico di cui oggi Hoskinson si fa capofila.