Litecoin, la stroncatura di Mike Novogratz

Mike Novogratz è un personaggio estremamente noto. Dopo aver iniziato la sua carriera lavorativa all’interno di Goldman Sachs, in qualità di venditore di obbligazioni a breve termine, ne è poi diventato presidente nella sede sudamericana.

Attualmente ricopre la carica di CEO di Galaxy Investment Partners, una società specializzata negli investimenti in criptovaluta.

Di recente ha affermato di aver guadagnato oltre 250 milioni di dollari in un solo anno, proprio grazie alle puntate in denaro digitale.

Proprio per questo è considerato da molti un esponente di rilievo del mondo economico il quale guarda con interesse agli asset digitali.

La stroncatura di Litecoin

Negli ultimi giorni, Mike Novogratz ha fatto discutere per un giudizio molto severo espresso su Litecoin. In un suo messaggio postato su Twitter, ha infatti affermato di non ravvisare alcuna peculiarità in questo token tale da meritare particolare attenzione da parte delle masse di investitori.

Un giudizio il quale fa naturalmente paura ai sostenitori di Litecoin, proprio per la notevole rilevanza del personaggio. Novogratz, infatti, è anche membro del Comitato consultivo per gli investimenti sui mercati finanziari della Federal Reserve Bank di New York.

Oltre ad essere un noto sostenitore delle criptovalute, tanto da aver investito oltre un quinto del suo patrimonio su di esse.

Cosa ha detto Mike Novogratz?

Una minestra riscaldata: questo sarebbe, a detta di Mike Novogratz, Litecoin rispetto ad altri progetti crittografici. In pratica la sua fortuna si fonda sulla maggiore velocità nelle transazioni rispetto a Bitcoin, alle commissioni più basse ove paragonate ad altri token e alla possibilità di fungere da mezzo di pagamento.

Oltre a questo non esiste alcuna funzione in grado di differenziarlo, mentre la blockchain, che sfrutta la PoW (Proof of Work), sarebbe da considerare quasi un reperto del passato.

Un giudizio non troppo sereno

Se le parole di Novogratz hanno subito lanciato la discussione sul loro significato, secondo molti si tratterebbe però di un giudizio ingeneroso.

Litecoin, infatti, nel corso degli ultimi anni non si è assolutamente sottratta all’esigenza di un ammodernamento.

In particolare optando per l’integrazione della privacy, adottando parte del codice di altri protocolli come MimbleWimble.

Una mossa che gli consentirà di fornire ai propri utenti transazioni connotate da un maggior livello di riservatezza. Un aggiornamento il quale, peraltro, rischia di ritorcersi contro il token, proprio alla luce della contrarietà alle privacy coins mostrata da alcuni governi, in particolare quelli di Stati Uniti e Russia.

Le dichiarazioni in questione, nel frattempo, sono state apertamente accusate da alcuni osservatori come un vero e proprio tentativo di manipolazione del mercato.

Accusa derivante dal fatto che è ormai nota la predilezione di Novogratz per Bitcoin ed Ether, ovvero i token su cui ha fatto da tempo convergere i suoi investimenti.

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