L’hash rate di Bitcoin Cash e Bitcoin Satoshi Vision sembra sul punto di tornare alla normalità, dopo il calo di attività fatto registrare ad aprile, mese in cui le derivazioni del Bitcoin hanno dato vita al loro halving anticipato.
Un evento che non ha avuto la stessa risonanza di quello della moneta regina, ma che ha causato una serie di conseguenze analoghe, tali da cambiare sostanzialmente la loro situazione e le prospettive.
I dati di BitInfoCharts
A rivelare l’evoluzione in atto sono stati i dati raccolti da BitInfoCharts, secondo i quali l’hash rate di Bitcoin Cash è aumentato di oltre il 90%, da 1,43 EH/s del 10 maggio a 2,74 EH/s del 13 maggio.
Una evoluzione simile a quella di Bitcoin Satoshi Vision, il quale ha impennato da 1,1 EH/s a 1,78 EH/s.
Una buona notizia
Si tratta in effetti di una buona notizia, in quanto il drastico calo dell’attività di mining attraversata nel mese precedente aveva fatto temere la possibilità di un attacco 51%.
Dopo l’halving di aprile, infatti, per i minatori delle due monete virtuali ispirate all’icona del settore l’attività di mining non era più proficua, tanto da spingerli verso l’attività di calcolo necessaria per l’estrazione dei blocchi di Bitcoin.
In tal modo, però, le due reti erano rimaste esposte all’eventualità di attacchi tesi ad impadronirsene.
Una eventualità che segnerebbe in pratica la fine dei due progetti, privandoli con tutta evidenza di credibilità.
Perchè un attacco 51% sarebbe letale
Perché gli attacchi 51% sono considerati letali per le criptovalute?
Il motivo è molto semplice: le monete virtuali traggono la loro credibilità dal principio di decentralizzazione che ne è uno dei cardini ideologici.
Il fatto di non avere una istituzione centrale a dettare le linee impedisce anche che qualcuno possa avanzare diritti basati sull’autorità e dare vita a provvedimenti che possano favorire determinati gruppi.
Un attacco 51%, in pratica, farebbe venire meno questo presupposto, permettendo a chi lo operi di prendere la guida del sistema.
A quel punto potrebbe verificarsi addirittura il caso limite derivante dalla convalida di operazioni false o apertamente truffaldine.
Un evento visto quindi con aperto terrore dalle comunità che si raggruppano intorno a determinati progetti e che diventa possibile proprio quando l’hash rate cala in maniera molto evidente, aprendo la strada a chiunque sia intenzionato ad impadronirsi del sistema.
Nel caso di Bitcoin Cash e Bitcoin Satoshi Vision proprio i dati registrati ad aprile avevano fatto temere un rischio di questo genere che, alla luce del rapporto di BitInfoCharts sembra ora allontanarsi con una certa decisione.