Ethereum 2.0 è atteso da molti come un evento epocale, non meno del terzo halving di Bitcoin.
Una attesa derivante dal fatto che gli aggiornamenti previsti dovrebbero rendere non solo più funzionale il progetto, ma anche togliere di mezzo il mining su Ether e farlo diventare più sostenibile da un punto di vista energetico.
Un sistema più efficiente e più sicuro
L’introduzione del meccanismo di consenso Proof of Stake, è destinato ad avere conseguenze di larga portata.
Se da un lato toglierà di mezzo il mining, in quanto i blocchi non saranno più minati, bensì coniati, dall’altro lato aumenterà notevolmente la sicurezza del sistema.
Chi vorrà provare a manipolare la rete, infatti, sarà costretto a mettere in gioco una quantità enorme di Ether i quali, però, potrebbero essere confiscati in seguito al reclamo di un solo contestatore ed essere a lui consegnati ove il reclamo si mostrasse fondato.
Il problema dei tempi
Un’attesa spasmodica, quella per Ethereum 2.0, la quale potrebbe però alla fine ingenerare una notevole delusione nei criptofans, dando in pratica l’impressione di una montagna che partorisca il classico topolino.
Se si parla da molto tempo di questo restyling, il suo varo è stato già ritardato troppe volte.
Ora sembra che potrebbe diventare realtà alla fine dell’anno, ma in effetti ancora nulla è sicuro e, nel frattempo, la concorrenza non sembra intenzionata a restare ferma ad osservare.
La concorrenza non manca
In particolare, sono Dash, Cosmos e Qtum a proporsi come contraltare di Ethereum, lavorando su una serie di modifiche tese a rendere sempre più efficiente la propria rete.
Ma ancora più insidioso è il lavoro portato avanti da Harmony, una startup della Silicon Valley la quale ha annunciato di aver lanciato un modulo di staking sulla propria piattaforma, per effetto del quale ora rappresenta la prima blockchain in grado di combinare le tecnologie PoS e sharding.
Già sono più di 300 i nodi gestiti da utenti di ogni parte del globo, che si sono ritagliati in questo modo la possibilità di guadagnare tra il 15 e il 45% dal proprio investimento nel corso del primo anno.
Tra le principali caratteristiche di Harmony una velocità di 8 secondi per la convalida delle transazioni e un livello estremamente contenuto delle commissioni ad esse collegate, attestate a 0,000001 dollari.
Rese possibili proprio dall’adozione dello sharding, tecnologia che prevede una lunga blockchain contenente segmenti posizionati orizzontalmente rispetto al database, permettendo la memorizzazione dei dati su server separati.
Una distribuzione del carico che conferisce maggiore efficienza al processo di memorizzazione e pone Harmony in una posizione di forza.