Cynthia Lummis, una criptofan in corsa per il Senato USA

La politica statunitense si avvia verso una fase molto importante, la quale culminerà nelle presidenziali che vedranno contrapposti Donald Trump e Joe Biden.

Nel corso della quale si dovranno anche scegliere molti rappresentanti del Senato, ovvero un terzo.

Il secondo ramo del Congresso vedrà tra i suoi candidati nella prossima tornata elettorale anche una criptofan, ovvero Cynthia Lummis. Andiamo quindi a conoscerla più da vicino.

Chi è Cynthia Lummis

Cynthia Lummis è una politica repubblicana già nota, avendo fatto parte della Camera dei Rappresentanti negli anni tra il 2009 e il 2017, in rappresentanza del Wyoming.

Nelle primarie del suo partito ha sbaragliato la folta concorrenza, formata da ben nove avversari, e ora è chiamata a sfidare il democratico Merav Ben-David.

Con buone possibilità di farcela, considerato come secondo il Cook Political Report si presenti in un distretto considerato favorevole al suo partito.

Cynthia Lummis e le criptovalute

La cosa che ha richiamato una notevole attenzione sul suo nome, almeno da parte dei criptofans, è però il suo favore per gli asset digitali.

Un orientamento del resto non teso a cavalcare una moda, ma già esplicitato più volte, in precedenza.

La stessa Lummis, infatti, già in precedenza aveva rilasciato una intervista a CoinDesk, nel corso della quale aveva espresso il suo favore per il Bitcoin.

Una opinione derivante dal fatto che, secondo lei, la criptovaluta inventata da Satoshi Nakamoto costituirebbe una fonte di valore stabile, a differenza del dollaro statunitense.

E tale, quindi, da farne uno dei candidati più cripto-friendly in assoluto, tra quelli in lizza per il nuovo Senato.

Una opinione che contrasta con il parere di Trump

Una opinione, quella espressa da Cynthia Lummis, la quale sembra contrastare nettamente con il pensiero di Donald Trump.

L’attuale inquilino degli Stati Uniti, infatti, ha più volte esplicitato le sue perplessità sul denaro digitale, ricordando come una moneta gli Stati Uniti già ce l’abbiano.

Affermando inoltre che il dollaro vanta una solidità che Bitcoin e Altcoin non avranno mai.

Un orientamento il quale sembra stridere però con la realtà dei fatti e che non tiene in conto il fatto che proprio le criptovalute stanno per trasformarsi in una realtà sempre più importante.

Tanto da indurre la Cina a dedicarsi con grande energia al progetto dello yuan digitale, cui potrebbe essere affidato il compito di insidiare il potere imperiale del dollaro nell’immediato futuro.

Resta da vedere se in questo immediato futuro Donald Trump sarà ancora presidente degli Stati Uniti, considerato come nei sondaggi sconti in questo momento un forte ritardo da Joe Biden.

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