Truffa Plus Token, arrestati in Cina gli organizzatori

Quando si parla di truffe collegate al mondo della crittografia, è quasi impossibile non nominare Plus Token.

Si tratta in pratica di uno schema Ponzi, l’ennesimo, che ha mietuto un numero incredibile di vittime dal 2018, anno in cui è stato lanciato.

Si calcola infatti che ammontino a circa 3 miliardi i dollari carpiti ad ingenui investitori in questo lasso di tempo. Proventi che, però, i truffatori sembra proprio che non potranno godersi.

Plus Token, individuati e arrestati i colpevoli

Secondo notizie provenienti dalla Cina, le autorità locali avrebbero provveduto ad individuare e fermare i protagonisti di Plus Token.

Sulla base delle notizie provenienti dal gigante orientale, il Ministero della Pubblica Sicurezza del Paese sarebbe in effetti riuscito ad arrestare tutti i 27 sospettati per il gigantesco schema Ponzi che ha colpito 800mila persone.

Tutti indicati alla stregua di esecutori della truffa, o comunque ad essa in qualche modo collegati. In particolare, i rapporti affermano che tra questi 27 ci sarebbero i “membri chiave”, che il Ministero ha arrestato in vista di una precisazione del loro ruolo.

Mentre il totale dei provvedimenti restrittivi ammonta a 82, un numero molto maggiore rispetto ai sei che erano stati individuati sino ad un anno fa.

A testimonianza dei progressi fatti dalle indagini su un fatto il quale ha scosso notevolmente il mondo crittografico cinese. E non solo.

Perché la Cina si è attivata in maniera così forte?

Non dovrebbe stupire eccessivamente il forte intervento repressivo condotto dalle autorità di Pechino sui responsabili della truffa Plus Token.

Il Paese è infatti fortemente impegnato in uno sforzo teso a orientare sempre più il settore finanziario verso la crittografia e le nuove tecnologie.

Un piano il quale, secondo gli analisti, punta ad attaccare direttamente il potere imperiale del dollaro. Partendo dalla premessa che in un mondo sempre più orientato verso la tecnologia, è molto più facile attaccare il biglietto verde tramite asset digitali.

Proprio per questo motivo, il settore deve essere non solo rigidamente regolamentato, ma anche bonificato di tutte le presenze sgradite le quali potrebbero allontanare i cittadini con pratiche opache o apertamente illegali. Come fatto appunto dai proponenti di Plus Token.

La CBDC cinese prosegue i suoi test

Il discorso è in particolare da riferire all’ormai avanzata fase di test dello yuan digitale. La CBDC cinese, infatti, è ormai da tempo entrata nel vivo dei test predisposti per saggiarne la validità.

Tanto da spingere gli osservatori a prevederne l’esordio ufficiale nel corso del prossimo anno. Il quale dovrà avvenire in un ambiente assolutamente sicuro.

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