Com’è noto, nell’opera di restyling di Ethereum si sta cercando anche di aumentarne il livello di privacy.
Una decisione che, però, secondo alcuni potrebbe conferire alla creazione di Vitalik Buterin un’aura più torbida e provocargli le stesse accuse che attualmente sono mosse al Bitcoin, ovvero di essere un potenziale strumento per l’economia criminale.
Una decisione, quindi, di cui non si è ben compresa la ratio, almeno sino a questo momento.
Cosa dice uno studio ungherese
Per provare a capire meglio il motivo della decisione presa dal gruppo di lavoro di Ethereum può essere a questo punto molto utile un recente studio condotto da Ferenc Béres e da un gruppo di ricercatori ungheresi.
Il risultato del report sembra in effetti non lasciare eccessivi dubbi: i suoi profili di anonimato sarebbero sensibilmente inferiori a quelli consentiti da Bitcoin.
A partire dal fatto che viene usato un modello, quello basato su account, che rispetto a quello Unspent Transaction Output (UTXO) di Bitcoin, rende in definitiva la blockchain molto meno privata.
I risultati dello studio sembrano abbastanza chiari
Nell’ambito del loro studio, i ricercatori ungheresi hanno utilizzato una serie di tecniche abbastanza semplici, come l’utilizzo degli indirizzi ENS (Ethereum Name Service), un servizio il quale permette di legare gli indirizzi a domini “.eth”.
Procedendo in tal modo sono riusciti a identificare 890 domini analizzando i profili pubblici di Twitter e collegandoli a dei wallet i quali sono stati a loro volta usati al fine di interagire con piattaforme di gioco d’azzardo o servizi per adulti.
In pratica, adottando queste tecniche addirittura il 17% delle transazioni sottoposte a verifica sono state tracciate agevolmente.
Si tratta di un livello effettivamente molto elevato e il quale sembra contravvenire con quello che, in fondo, è uno dei presupposti su cui si basa la crittografia.
I risultati spiegano l’adozione di Umbra?
Proprio i risultati dello studio ungherese sembrano spiegare il motivo per il quale il gruppo di lavoro di Ethereum sta spingendo con forza verso una soluzione in grado di aumentare a dismisura la possibilità di rendere anonime le transazioni che avvengono sulla sua blockchain.
La soluzione adottata è quella di Umbra, un semplice insieme di standard associati a contratti intelligenti i quali riescono a dare vita ad indirizzi invisibili, almeno sulla carta.
Il sistema congegnato è infatti in fase di test e la speranza è che i suoi risultati riescano a porre un rimedio almeno parziale, garantendo un livello di privacy maggiore agli utenti.