IOTA si avvia verso la decentralizzazione

La Fondazione IOTA ha emesso una importante nota, in cui ha inteso spiegare come intende avviarsi verso la decentralizzazione.

Una nota che verte sulla figura del coordinatore, il nodo di sincronizzazione centralizzato nella rete il quale viene attualmente utilizzato al fine di selezionare transazioni valide nella struttura dati basata su DAG Tangle.

Proprio ad esso, in pratica spetta il compito di decidere quali siano le transazioni che devono essere incluse nei blocchi successivi e quali invece siano senz’altro da respingere.

E’ in arrivo il Coordicide

Il coordinatore, però, rappresenta soltanto una soluzione provvisoria per la sfera decentralizzata, constatazione che ha spinto la Fondazione IOTA a deciderne la sostituzione con uno schema il quale sarà basato sulla logica del consenso.

La nuova soluzione si chiama Coordicide e nel sistema che sarà creato intorno ad esso, la risoluzione dei conflitti tra le transazioni proposte dai partecipanti alla rete avverrà utilizzando un sistema di voto.

La logica di Coordicide

Coordicide assumerà in pratica le sembianze di uno scambio di opinioni tra nodi, in cui ognuno dei partecipanti sarà in grado di richiedere ad altri, selezionati in modo casuale, il parere sulle transazioni in conflitto e fornirne a sua volta.

Ogni volta che un nodo avanzerà la richiesta di un altro giudizio casuale, inizierà un round e al conseguimento di un numero sufficiente di round, i nodi saranno in grado di indicare la transazione valida raggiungendo il consenso richiesto.

I passaggi di carattere tecnico

L’iter teso a raggiungere un traguardo di questa importanza, si compone di una serie di passaggi tecnici fondamentali.

Il primo di essi prevede che ogni scambio di dati dovrà includere l’ID del mittente facendo in modo che, nel caso in cui i nodi interferiscano in modo dannoso con il consenso, possano essere facilmente identificati ed essere puniti.

Una opzione di autocontrollo alla quale si accompagnerà Mana, un sistema di gestione della reputazione che ne prevede la ricezione da parte degli utenti virtuosi e la perdita nel caso in cui il loro comportamento sarà giudicato dannoso per la rete.

Altro passo molto importante sarà quello relativo alla modalità di peering automatico, al quale spetterà il compito di riconsiderare il processo delle connessioni dei nodi tra loro.

Per impedire che lo spam possa causare la congestione della rete, dovrà essere implementato il controllo della velocità.

In tal modo sarà possibile regolare la quantità di lavoro che un nodo è chiamato a svolgere al fine di poter elaborare le transazioni.

Nel processo saranno presi in considerazione due dati: la sua velocità effettiva e il volume di elaborazione delle transazioni.

Dario Marchetti

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