E’ in arrivo Ghost, la valuta virtuale di John McAfee

Proprio di recente, John McAfee è tornato sulle sue dichiarazioni relative al Bitcoin, affermando che chi aveva creduto alle sue parole non era una persona molto avveduta.

In effetti era abbastanza complicato pensare che l’icona della crittografia potesse arrivare a quel milione di dollari da lui vaticinato qualche tempo fa, a meno di un generale impazzimento.

Allo stesso tempo, però, aveva aggiunto dei giudizi sulla creazione di Satoshi Nakamoto che erano suonati abbastanza ingenerosi, affermando trattarsi di una tecnologia ormai vecchia.

Come al solito, però, le sue parole andavano interpretate alla luce dei suoi particolari interessi.

Ghost arriva il 22 giugno

A spiegare meglio quelle parole è in pratica una data: il 22 giugno, giorno in cui farà il suo esordio Ghost, la criptovaluta di John McAfee.

Annunciata un paio di mesi fa, si tratta di una nuova moneta virtuale la quale si propone di conseguire elevati livelli di privacy.

Una tendenza sempre più in voga negli ultimi tempi, considerati i piani portati avanti da Ethereum, Ripple e altri pesi massimi del settore.

In effetti si tratta di una derivazione del codice open source di PIVX, il quale a sua volta è stato originato da un fork di Dash.

Va peraltro sottolineato come sull’exchange decentralizzato Switch e su Uniswap il nuovo token sia già oggetto di contrattazioni.

Tanto da aver toccato il recente 8 giugno il suo massimo lambendo quota 2 dollari, prima di ritracciare vistosamente.

Le caratteristiche di Ghost

La main net di Ghost verrà però lanciata il 22 giugno, e rappresenterà il vero e proprio debutto ufficiale del token.

A rendere molto elevati i livelli di privacy concorrerà l’adozione del protocollo di consenso Proof of Stake, ideato proprio per consentire agli utenti di mascherare per quanto possibile la propria reale identità.

Nel corso delle transazioni che vedranno l’impiego di Ghost, sarà utilizzato un pool di deposito cui sarà affidato il compito di cancellare la cronologia delle transazioni.

Per la loro verifica, sarà invece utilizzato lo zero-knowledge proof, ovvero il metodo usato per dimostrare all’altro soggetto implicato nell’operazione che una affermazione (solitamente matematica) è vera, senza dover rivelare altro.

I dettagli sulla base in circolazione

Per quanto riguarda la massa monetaria prevista nel piano di sviluppo, essa ammonterà a 55 milioni di token, dei quali ne saranno inizialmente distribuiti 13.573.415, mentre gli altri saranno oggetto di conio in seguito.

Il ritmo previsto è di dodici per ogni nuovo blocco, per il quale dovrebbero essere necessari circa due minuti.

Di questi, sei saranno distribuiti ai masternode e quattro agli staker.

I due rimanenti dovranno invece essere accantonati al fine di essere utilizzati per i futuri progetti di sviluppo della rete.

Dario Marchetti

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