Scorrono le ore verso il tanto atteso halving di Bitcoin. L’approssimarsi dell’evento ha come effetto quello di monopolizzare le attenzioni dei criptofans, ansiosi di capire cosa potrebbe succedere il 13 maggio, data prevista per il dimezzamento delle ricompense spettanti ai miners.
Nelle ultime ore ha destato particolare sensazione una previsione molto particolare, quella di Ross Ulbricht. Cosa ha detto?
BTC non ha limiti
Ross Ulbricht è il fondatore di Silk Road, uno dei mercati più fiorenti del Dark Web, ovvero la parte più inaccessibile di Internet, su cui avvengono molti traffici illegali.
Detenuto nelle carceri federali proprio per questo motivo, Ulbricht ha continuato ad interessarsi di monete virtuali e in precedenza si era fatto notare per aver previsto la caduta di Bitcoin a 3mila dollari, in un momento in cui la regina delle criptovalute si trovava in pieno rally ascensionale.
Proprio per questo la sua previsione dovrebbe essere presa con una certa attenzione. Secondo lui, infatti, il token non ha praticamente limiti. In un articolo pubblicato da Medium, ha affermato di credere in una forte crescita del suo prezzo, oltre 20mila dollari. Un prezzo che, però, tra qualche anno potrebbe sembrare incredibilmente economico, in quanto BTC non avrebbe praticamente limiti.
Le sue previsioni vanno comunque prese con le molle, come da lui ricordato. Ulbricht, infatti, sta scontando due ergastoli, per riciclaggio di denaro, pirateria informatica e traffico di stupefacenti. Con l’esclusione della libertà vigilata.
Un futuro roseo per BTC?
Quanto affermato da Ulbricht rievoca e amplifica in parte le previsioni di Anthony Pompliano e John McAfee. I quali ponevano rispettivamente a 100mila e 1 milione di dollari il traguardo di Bitcoin nell’immediato futuro.
Previsioni che al momento sembrano troppo favorevoli, considerato come nei due precedenti halving la quotazione si sia impennata, ma non con ritmi di crescita come quelli da loro vaticinati.
Anche Bloomberg sembra d’accordo
Va però sottolineato come anche gli analisti di Bloomberg si siano in questa occasione sbilanciati. Secondo loro l’halving del 13 maggio prelude ad una vera e propria bull run. La quale potrebbe essere del resto facilitata dall’alluvione di denaro che la Fed sta riversando sull’economia statunitense, imitata del resto dal Giappone.
Mosse tese a stimolare il coronavirus che sembrano favorire la crescita di BTC. Soprattutto se ad esse dovessero tenere dietro quelle dei governi europei maggiormente messi alla prova dal Covid-19. Se sinora la discussione in ambito UE non ha trovato una sintesi, la necesità di far ripartire l’economia potrebbe infine spingere molti di essi a fare leva sugli aiuti all’economia, per fronteggiare la crisi.