Provenance si propone di rivoluzionare i prestiti

Il settore fintech continua a mettere in mostra un notevole dinamismo, nel corso degli ultimi mesi.

A dimostrarlo è l’arrivo di Provenance, una blockchain che si propone di rivoluzionare letteralmente il mondo dei prestiti.

Appartenente a Figure Technologies, è salita di recente alla ribalta per aver fatto da tramite in un prestito da terze parti tra due compagnie, Pacific Private Money e Saluda Grade, di cui si è molto parlato.

Cos’è Provenance e come funziona

Provenance è una blockchain proof of stake pubblica, permissioned, la quale basa il suo funzionamento su tre fattori:

  1. l’essere distribuita tra diversi stakeholder, non essendoci alcuna identità a detenerla e controllarla;
  2. le informazioni immesse non possono essere sottoposte a eventualoi modifiche;
  3. essere trustless, in quanto le informazioni non sono affidabili, bensì vere.

Basata sul modulo consensus di Hyperledger, vede la presenza di quattro figure principali: l’amministratore, i membri, gli stakeholder e le omnibus bak, le quali si occupano del rispetto delle procedure KYC (Know Your Client) e AML (Anti Money Laundering).

Il token Hash

All’interno di Provenance gira un token, denominato Hash, il quale rappresenta in pratica le commissioni che devono essere versate al fine di permettere la  transazione sulla blockchain.

Se non appare nella classifica redatta da Coinmarketcap, Hash raggiunge un quantitativo pari a 100 miliardi.

Una parte di questi token sono stati venduti nel corso della Security Token Ofference (STO) che ha avuto luogo nel giugno dello scorso anno, la quale ha consentito a Figure Technlogies  di raccogliere 20 milioni di dollari per il finanziamento di Provenance.

Proprio Figure  Technologies detiene attualmente il 72% di Hash, mentre il 13% dei token è in mano agli investitori, e un 5% ciascuno a partner strategici e all’amministratore.

Il mondo dei prestiti come interlocutore privilegiato

Proprio il fatto di rivolgersi al mondo dei prestiti, con l’intento di renderlo più efficiente, fa di questo settore un interlocutore privilegiato per Provenance.

In pratica la tecnologia che è stata varata ha come principale risultato l’eliminazione di costi e commissioni, andando ad aumentare la liquidità.

In tal modo può rendere molto più convenienti i finanziamenti proposti per i clienti, considerato come il settore tradizionale sia caratterizzato proprio da costi spesso eccessivi, i quali vanno a gonfiare in maniera significativa le rate previste in sede contrattuale per pagare il piano di rientro dei prestiti.

Proprio questa caratteristica potrebbe favorire un successo sempre più esteso per Provenance. La quale ha del resto già gestito servizi finanziari per oltre un miliardo di dollari.

Una evidente prova di fiducia da parte dei soggetti che si sono già serviti della blockchain riscontrandone l’utilità.

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