Mark Cuban e il suo rapporto con le criptovalute

Anche Mark Cuban ha inteso precisare il suo pensiero su Bitcoin e le altre criptovalute. Un tema che può essere ormai ineludibile per la finanza, il quale comunque sembra ancora ostico per molti protagonisti di spicco del mondo economico.
Tra di essi va sicuramente iscritto Mark Cuban, noto per essere il proprietario dei Dallas Mavericks. La squadra texana, peraltro, ha provato ad utilizzare monete digitali per i pagamenti relativi a biglietteria e merchandising, ma con risultati assolutamente al di sotto delle aspettative. Forse proprio per questo Cuban non sembra assolutamente disposto a sposare, almeno per ora, l’entusiasmo dei criptofans.

Bitcoin

Il punto di vista di Mark Cuban

Il suo pensiero su BTC e Altcoin, Cuban lo ha affidato a “The Pomp Podcast”, il talk a tema criptovalute condotto da Anthony Pompliano.
Nel corso della discussione andata in onda su Twitter, il miliardario texano ha infatti affermato che le monete virtuali sono troppo difficili da capire, facili da hackerare e da smarrire e rendono complicato stabilirne un valore che non sia frutto di semplice speculazione.
Si tratta in effetti di una serie di limiti di non poco conto, in grado di impaurire in particolare coloro che non si sentono del tutto a proprio agio con le nuove tecnologie. Per non parlare di chi teme di poter essere vittima di truffe operate dai pirati informatici o da attacchi hacking tesi a sottrarre i token acquistati nel frattempo.

Mark Cuban contrario alle criptovalute? Non proprio

Se da quanto detto Cuban potrebbe sembrare refrattario di fronte agli asset digitali, va però anche sottolineato che quanto da lui affermato sembra dettato da semplice buon senso.
Stuzzicato da Jimmy Song, Anthony  Pompliano, Preston Pysh e Nick Szabo, ha infatti affermato che occorre essere in grado di spendere una valuta, senza troppe complicazioni. Attualmente, dovendo operare la conversione in valute fiat, la tanto decantata decentralizzazione di BTC e Altcoin è pura illusione. Sono comunque i governi centrali a decidere cosa va bene e cosa no.

Una posizione già nota

La posizione attendista di Cuban, era del resto già nota. L’aveva espressa ad esempio il 12 dicembre del 2019, quando aveva affidato questo pensiero a Twitter: “Non dovete convincere me, dovete convincere i vostri vicini. Se loro non ci ravvisano un valore, questo è un problema che dovete risolvere. Non sono contrario a BTC. Capisco ogni argomentazione fatta. Ma il mondo è pieno di spazzatura, di grandi prodotti e servizi che falliscono per mancanza di consumatori”. Come dargli torto?