Se vuoi scoprire se conviene investire e fare trading in Bitcoin, leggi questo articolo in cui affrontiamo in maniera completa questo aspetto pratico, cercheremo di capire se il bitcoin è un buon investimento o una truffa, e guarderemo ai migliori modi per investire in Bitcoin nel 2020.

Conviene investire in Bitcoin?

Il Bitcoin si avvia verso un nuovo rally? A detta degli analisti il token più iconico in assoluto sarebbe ormai pronto a dare vita ad una vera galoppata, vaticinata anche dagli analisti di Bloomberg. Una vera e propria bull run che potrebbe trascinare con sé coloro che dovessero decidere di appoggiarla, concedendo ancora una volta fiducia alla moneta virtuale attribuita a Satoshi Nakamoto.

Di fronte ad una prospettiva di questo genere sono molti coloro che stanno considerando l’ipotesi di montare su un carro che si preannuncia vincente. Resta però da capire quale sia lo strumento in grado di aiutare gli investitori a realizzare i migliori ritorni.

Conviene dunque investire in Bitcoin? Ad oggi sembra una domanda del tutto sorpassata, alla luce delle condizioni che si stanno creando. La pandemia in atto, con il Covid-19 che sta in pratica destabilizzando l’economia globale, sta spingendo sempre più investitori a prendere in considerazione le criptovalute come valvola di sfogo.

In pratica gli asset tradizionali stanno perdendo appeal, messi in crisi da una situazione neanche lontanamente immaginabile qualche mese fa. Basti vedere l’incredibile discesa del petrolio, crollato sotto zero nelle recenti contrattazioni sui mercati, per capire come la paura inizi a serpeggiare tra gli investitori.

Un timore sempre più pronunciato e che spinge molti a guardarsi intorno per individuare beni in grado di resistere alla tempesta. Tra di essi spicca proprio il Bitcoin, indicato da alcuni alla stregua di un nuovo bene rifugio, ovvero uno di quelli in grado di aumentare il proprio valore anche quando il mercato è ribassista.

Il Bitcoin va verso l’adozione di massa?

A conferire ulteriore appeal al Bitcoin concorre anche il fatto che la regina delle criptovalute si stia avviando verso l’adozione di massa, ovvero un uso sempre più frequente nella vita di tutti i giorni. A testimoniarlo sono vari fatti, a partire dalle paure ingenerate dal coronavirus. Se è vero che le banconote sono in grado di veicolare il Covid-19, perché non puntare ad una smaterializzazione del denaro? Si tratta di un ragionamento del tutto logico, che sta prendendo sempre più piede in chi ha individuato nei pagamenti digitali una possibile soluzione in tal senso.

Altro fattore che sta concorrendo all’adozione di massa del Bitcoin è poi il livello di inflazione troppo alto che affligge alcuni Paesi. Due casi classici in tal senso sono rappresentati da Argentina e Venezuela.

Il primo, l’Argentina, è di nuovo alle prese con un pratico default che sta zavorrando ancora di più la valuta nazionale, il peso. Molti argentini, di conseguenza, per evitare di perdere troppo potere d’acquisto da parte di stipendi e pensioni, non appena li percepiscono provvedono a cambiarli in token. Pur volatili, anche in caso di flessione le monete digitali sono in grado di resistere meglio all’erosione del valore cui è sottoposta la valuta fiat.

Discorso analogo per il Venezuela, ove il bolivar è ormai da tempo in crisi a causa del blocco imposto dagli Stati Uniti. Anche in questo caso i cittadini provvedono a cambiare subito stipendi e pensioni presso gli ATM dislocati lungo il territorio nazionale. Una pratica che si è estesa negli ultimi tempi anche all’Iran, altro Paese sottoposto a embargo statunitense.

A questo dato di fatto, si aggiunge poi la decisione da parte di molti attori di rilievo della grande distribuzione di accettare Bitcoin nel loro sistema di pagamento. A partire da quelli francesi, ove già da quest’anno è possibile pagare in token le merci acquistate.

L’incidenza dell’halving

Altro fattore che dovrebbe fornire combustibile per una nuova sensazionale corsa del Bitcoin è poi rappresentato dall’halving. Il dimezzamento delle ricompense spettanti ai miners per l’attività di calcolo necessaria per l’estrazione dei blocchi, ha coinciso nelle due precedenti occasioni (2012 e 2016) in una fase di rialzo spettacolare.

Anche in questo frangente dovrebbe avvenire la stessa cosa, tanto da spingere alcuni esperti in previsioni mirabolanti. Basti pensare a Anthony Pompliano, secondo il quale il token dovrebbe schizzare a 100mila dollari entro la fine dell’anno. Per non parlare di John McAfee, il fondatore della nota casa di cybersecurity, secondo il quale la quotazione potrebbe sfondare addirittura il milione di dollari.

Le previsioni più fondate non arrivano a questi livelli, ma non escludono un rialzo impressionante, se non spettacolare di Bitcoin nei mesi successivi all’halving. A partire dagli analisti di Bloomberg.

Come investire sul Bitcoin?

Trading Online

L’altra modalità di investimento sul Bitcoin è rappresentata dal trading online. Si tratta delle piattaforme che ormai da tempo hanno deciso di intercettare la popolarità sempre più evidente delle criptovalute. Molte di loro, in particolare eToro (Sito Ufficiale) o Plus500 (Sito Ufficiale), hanno allargato la loro proposta alle monete digitali più popolari, tra cui non poteva mancare Bitcoin.


In questo caso, lo strumento offerto è rappresentato dai CFD, acronimo di Contracts for Difference. Stiamo parlando di strumenti finanziari derivati i quali consentono di investire su un asset sottostante, come appunto le criptovalute.

Questa modalità di trading è in grado di riservare non pochi vantaggi a decida di praticarla. Il primo è rappresentato dalla possibilità di invstire non solo dalle fasi rialziste, ma anche da quelle ribassiste del mercato. La condizione è naturalmente di saper prevedere il giusto trend e andare di conseguenza short o long.

Altro aspetto da prendere in considerazione è quello relativo alla possibilità di utilizzare la leva finanziaria. Questo strumento, infatti, consente di ovviare alla mancanza di capitali cospicui moltiplicando il proprio investimento in base al coefficiente desiderato. Va però sottolineato come la leva finanziaria sia uno strumento a doppio taglio: ove infatti l’investimento sia sbagliato è in grado di amplificare le perdite.

Altro vantaggio da tenere in conto è poi quello relativo al fatto che i CFD permettono di uscire in qualsiasi momento dall’investimento. Si tratta di un vantaggio notevole, rispetto ad altri strumenti che non consentono di farlo, da rapportare alla sempre notevole imprevedibilità dei mercati.

Migliori Piattaforme per investire su Bitcoin

Quali sono le piattaforme che offrono i servizi migliori per investire sul Bitcoin? Il nome che si staglia su tutti è quello di eToro (Sito Ufficiale), broker israeliano che ha saputo calamitare consensi sempre crescenti grazie al suo social trading. Di cosa si tratta?

In pratica stiamo parlando di una modalità di commercio che prende come modello i social media, facendo leva sul principio della condivisione. In questo caso ad essere condivise sono le operazioni messe in campo dai trader più esperti e di successo (registrati alla piattaforma dal Sito Ufficiale di eToro da qui).

Gli investitori alle prime armi possono copiarne le operazioni, limitando drasticamente in tal modo il rischio, proprio in considerazione del fatto che il modello è rappresentato da trader certificati, di cui può essere visionata in anteprima la percentuale di operazioni riuscite.

Una modalità che ha permesso a eToro (Sito Ufficiale) di raggiungere risultati sempre più rilevanti e di proporsi alla stregua di un vero e proprio punto di riferimento per chi vuole trarre profitto dal proprio commercio.

Altre piattaforme che sono in grado di proporre servizi di rilievo per l’acquisto di monete virtuali, a partire dal Bitcoin, sono Plus500 (Sito Ufficiale), XTB (Sito Ufficiale), Investous (Sito Ufficiale), Iq Option (Sito Ufficiale) e Trade.com (Sito Ufficiale), ognuna delle quali deve essere valutata sulla base delle proprie esigenze per capire se facciano al proprio caso o meno.

Vai alla piattaforma di eToro >>

Comprare Bitcoin

La domanda da porsi, quindi, è la seguente: come investire sul Bitcoin? In pratica le maniere sono due:

  1. l’acquisto diretto;
  2. il trading online, con piattaforme di trading online autorizzate e sicure come eToro (Sito Ufficiale), che abbiamo visto nei paragrafi precedenti.

Nel primo caso, quindi, occorre adottare come tramite un exchange serio e sicuro (come CoinBase – Link al Sito Ufficiale qui), ovvero un cambiavalori operante online. Chi lo fa deve aprire un conto e mettere in preventivo la custodia dei token acquisiti per tale via. In questo caso si presentano due tipi di problemi, di carattere tecnico e finanziario (comunque risolvibili come vedremo più avanti).

Aspetto tecnico

Per quanto riguarda il problema di ordine tecnico, è proprio relativo alla custodia dei Bitcoin posseduti.

Occorre infatti predisporre un wallet, ovvero un portafogli digitale e in questo caso chi non ha competenze particolari può trovarsi spiazzato di fronte alla sua installazione. (Anche in questo caso cito CoinBase, personalmente mi torvo veramente bene, perché è sia un wallet che un exchange- Link al Sito Ufficiale qui)

Si può anche ripiegare su uno dei wallet messi a disposizione dai vari exchange, i quali sono però scarsamente sicuri essendo l’obiettivo privilegiato degli attacchi hacking, ovvero degli atti di pirateria informatica, tesi a sottrarre il contenuto presente al loro interno.

Nel corso degli anni sono stati molti i exchange che sono stati costretti a chiudere i battenti dopo che i loro portafogli sono stati svuotati dagli hacker. Una consuetudine che non risparmia neanche chi provvede a installarli sul proprio smartphone o sul personal computer, ma che può essere rintuzzata adottando contromisure come quelle consigliate dalle aziende che si occupano di cyber-sicurezza.

La vera soluzione, in questo caso, è un wallet fisico. Praticamente si tratta di una chiavetta fisica, come le classiche usb, adatta al mantenimento dei Bitcoin e delle AltCoin in generale. Personalmente utilizzo da molto tempo la Ledger Nano S (Sito Ufficiale) e non ho mai avuto problemi, è sicura e molto pratica.

Aspetto finanziario

Il problema di carattere finanziario è invece rappresentato dal fatto che una modalità simile è consigliata solo nelle fasi in cui il mercato sale. Anche in questo caso, però, occorre saper scegliere il giusto punto di entrata. Occorre cioè saper individuare un momento in cui la quotazione del token non è troppo elevata, ma si prevede che possa crescere in maniera notevole, fornendo in tal modo l’opportunità di realizzare e uscire dal mercato con un livello di remunerazione notevole.

In caso di mercato in discesa è sicuramente più conveniente optare per il trading tramite piattaforme come eToro (Sito Ufficiale).

Comprare Bitcoin con Revolut

Un ulteriore modo per poter acquistare direttamente Altcoin, è poi quello rappresentato da Revolut (Sito Ufficiale).

Si tratta della carta prepagata inglese con IBAN associato, la quale sta attirando notevoli consensi lungo tutto il vecchio continente. A convincere i consumatori sono particolarmente i servizi all’insegna dell’innovazione proposti ai consumatori.

Tra questi servizi offerti da Revolut c’è anche quello che permette di acquistare alcune delle monete virtuali più gettonate, come Bitcoin, Ripple, Ethereum, Bitcoin Cash e Litecoin. Come si può facilmente immaginare, questa opportunità ha richiamato un notevole interesse da parte dei sottoscrittori della carta.

Come può essere effettuato l’acquisto di bitcoin e criptovalute tramite Revolut? Basta sottoscrivere un conto Premium, oppure far iscrivere tre dei propri contatti pur scegliendo un conto di base dal Sito Ufficiale.

L’exchange cui si appoggia Revolut è Bitstamp (Sito Ufficiale), uno dei più noti in assoluto e l’operazione di acquisto non comporta il versamento di alcun genere di commissioni. L’unico costo aggiuntivo al prezzo del token è rappresentato da un mark up dell’1,5%. Si tratta di una sorta di assicurazione che l’azienda si ritaglia al fine di garantirsi dalle costanti fluttuazioni del prezzo delle criptovalute.

Una volta acquistato, il Bitcoin può peraltro essere inviato ad altri detentori della carta. Un trasferimento, però, che deve sempre avvenire all’interno del recinto predisposto da Bitstamp (Sito Ufficiale), in quanto non è possibile portare i token su wallet esterni.

Si tratta di un limite di non poco conto, considerato come, appunto, i cambiavalute operanti sul web siano da tempo sotto attacco da parte degli hacker.

Nel caso di Bitstamp (Sito Ufficiale) occorre comunque sottolineare come almeno al momento non si abbia notizia di attacchi hacking ai suoi danni. Segno evidente che le misure di sicurezza adottate sono in grado di resistere ad offensive di questo genere.

Comunque si ha sempre la possibilità di portare le proprie crypto nel wallet fisico, Ledger Nano S (Sito Ufficiale)

Acquistare Bitcoin con Hype

Anche il conto Hype (Sito Ufficiale), offerto da Banca Sella, prevede la possibilità di acquistare Bitcoin, Una opzione permessa a tutti i clienti del conto corrente che si sta facendo apprezzare da un gran numero di consumatori per il livello dei servizi che riesce a proporre.

La prima cosa da sottolineare, in questo caso, è il collegamento tra il portafogli digitale e il conto Hype (Sito Ufficiale), per effetto del quale si può utilizzare direttamente il secondo per fare trading sul Bitcoin.

In questo caso, a differenza di quanto accade per Revolut, l’operazione comporta il pagamento di una commissione la quale sarà detratta dall’importo indicato al momento dell’acquisto.

Nel caso in cui, ad esempio, si decida di acquistare 100 euro in Bitcoin, la commissione verrà scalata da quella cifra in base al tasso di cambio corrente EUR/BTC. Nel caso in la commissione imposta sia pari a 1,5 euro, verrà acquistato l’equivalente in Bitcoin dei rimanenti 98,5.

Ove, invece, si intenda vendere, l’operazione comporta il pagamento di una commissione che, però, sarà aggiunta all’importo indicato al momento della vendita. Nel caso in cui si decida di vendere 100 euro in Bitcoin, la commissione dovrà essere sommata a tale cifra in base al tasso di cambio corrente EUR/BTC. Ad essa sarà inoltre aggiunto il costo Miner, ovvero quello previsto per il pagamento dei “minatori” cui è delegato il compito di inserire le transazioni all’interno della rete Blockchain e fornirne la relativa validazione.

Tra le 2 carte, io ho provato la Revolut (Sito Ufficiale) e mi sto trovando bene.

Investire in Bitcoin: Opinioni 2020

Conviene acquistare Bitcoin? Sicuramente sì. Per farlo, e guadagnarci, occorre però valutare bene il tutto, in quanto le sue oscillazioni sono sempre molto intense. Ove non affrontate con un minimo di raziocinio sono dunque in grado di provocare notevoli perdite.

Come investire su Bitcoin? Le modalità sono diverse: acquisto diretto tramite exchange come CoinBase (Sito Ufficiale qui) o con la carta prepagata Revolut (Sito Ufficiale), investimento tramite CFD con eToro (Sito Ufficiale), ovvero utilizzando i derivati che non presuppongono il possesso diretto del bene. Si tratta di modalità molto diverse e da valutare nel dettaglio, per capire quale di esse sia più confacente alle proprie esigenze.