Fintech

Huobi si appresta a tornare negli Stati Uniti

Huobi Tech, società quotata in borsa con sede a Hong Kong acquisita dal fondatore e CEO del gruppo Huobi Leon Li tramite un’acquisizione inversa avvenuta nel corso del 2018, si appresta a tornare negli Stati Uniti.

Un ritorno il quale sarà reso possibile dall’approvazione di una licenza da parte della divisione delle istituzioni finanziarie del Nevada a favore della sua controllata Huobi Trust Company.

Grazie a questa licenza la società potrà offrire servizi di custodia in conformità con le leggi vigenti negli Stati Uniti, a partire dal prossimo anno.

Un vero e proprio ritorno, considerato come Huobi US (HBUS), altra società facente parte del Gruppo Huobi, aveva cessato le sue attività nel dicembre 2019 a causa di alcune preoccupazioni di carattere normativo.

Huobi ha tenuto fede ad una vecchia promessa

Il ritorno nel territorio statunitense è in pratica l’adempimento ad una assicurazione la quale era stata rilasciata all’epoca.

Quando la dirigenza di Huobi aveva affermato che il suo non era un addio, bensì un arrivederci.

Per ritornare, infatti, era necessario adeguare le proprie strutture e attività alle normative in vigore nel Paese.

Come è in effetti avvenuto, permettendo all’azienda di richiedere ed ottenere una licenza nel Nevada, al termine di una lunga fase di riflessione.

Il comunicato stampa di Huobi Trust Company

La stessa Huobi Trust Company ha poi emanato un comunicato stampa in cui ha messo al corrente del fatto che sarà guidata dal suo chief trust officer, Simon Collier.

Ovvero da colui che ha già ricoperto la funzione di direttore del progetto e responsabile globale delle soluzioni patrimoniali all’interno di HSBC, a Hong Kong per più di sette anni.

Mentre Aja Heise, in precedenza chief compliance officer di Prime Trust, sarà a sua volta chiamato a guidare il programma di compliance della società fiduciaria.

Nel quale potrà mettere a frutto la sua lunga esperienza nella progettazione di programmi Bank Secrecy Act (BSA) e Anti-Money Laundering (AML) nell’ambito dei progetti relativi ad asset digitali.

La stretta normativa USA nei riguardi degli exchange

Il ritorno di Huobi avviene in un momento molto particolare, in cui le autorità statunitensi, a partire dalla Securities and Exchange Commission (SEC) e dal Department of Justice (DoJ), stanno dando vita ad una vera e propria stretta normativa nei confronti delle piattaforme di scambio crittografiche.

Tanto da costringere Binance, il più grande exchange globale per volume di scambi, ad affermare nel corso dello scorso giugno di non essere in grado di fornire servizi ai cittadini statunitensi, almeno sin quando non fosse stata conseguita la certezza di seguire in maniera adeguata i termini di utilizzo e le procedure KYC (Know-Your-Customer) pretese.

Dario Marchetti

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